TeatrOtello, l’unica vera scuola di teatro e cinema a Jesi, che oltre ad essere completamente autofinanziata nel 2015 è giunta al suo ventottesimo anno di esperienza.
Dopo una permanenza “nomade” presso i locali delle Circoscrizioni e presso la Scuola Media Federico II, dal 2001 le lezioni si svolgono in uno spazio “definitivo” molto originale: 230 mq a Jesi in via dell’Esino 13 che, grazie all’intervento di ingegneri, architetti, geometri, elettricisti e saldatori, da bottega di falegname è diventato “Bottega Teatrale”.
Un bellissimo “limen” tra città e campagna, attrezzato come teatro con una capienza di 99 posti a sedere e un’aula didattica per la Scuola di TEATRO e CINEMA.
Oggi la nostra Scuola di Teatro e Cinema è una solida realtà di formazione culturale e umana che trae alimento e gratificazione dalla qualità e dalla quantità dei risultati. Essa ha classi distinte per bambini ed adolescenti nel pomeriggio, giovani ed adulti la sera.
L’esperienza della Scuola di Teatro e Cinema TeatrOtello.it è stata voluta con fermezza e portata avanti con impegno dai suoi promotori Gianfranco Frelli, formatosi alla scuola Alessandra Galante Garrone di Bologna e presso la Scuola di Teatro di Orazio Costa Giovangigli di Firenze, e Patrizia Taglianini, docente di lettere a indirizzo artistico.
– Imparare a proporsi agli altri e ad esprimersi sulla scena per Conoscere se stessi –
Questo potrebbe essere lo slogan della scuola e ne è certamente lo spirito informatore e l’obiettivo didattico principale. La nostra Scuola di Teatro e Cinema vuole dare le coordinate per ritrovare in noi la fantasia, l’allegria, l’estro creativo.
Le materie insegnate sono: improvvisazione, dizione, recitazione, recitazione cinematografica e gestualità, materie legate dal vincolo dell’interdisciplinarietà al fine di offrire una preparazione globale. Il corso non è infatti un semplice laboratorio, ma una scuola vera e propria che offre una base solida e sistematica per chi volesse poi continuare come professionista.
Da alcuni anni ha attivato con grande successo corsi per bambini a cui vengono insegnate gestualità, animazione e drammatizzazione attraverso testi adeguati a loro o da loro stessi scritti. Anche per i bambini l’attività ha una grande importanza educativa, psico-motoria e ludica, aiutandoli a sviluppare la propria personalità in modo libero e originale e lasciando spazio alla creatività e al loro innato trasformismo.
Le lezioni ogni anno si concludono con la realizzazione di una rassegna che, oltre ai saggi degli allievi, prevede l’allestimento di testi da parte di ex allievi che si sono riuniti in gruppi per portare avanti anche autonomamente ciò che hanno appreso.
L’insegnante e regista degli spettacoli Gianfranco Frelli attinge al teatro classico, al musical, al teatro di strada, ma lascia anche molto spazio alla fantasia degli allievi che sono chiamati a scrivere testi e a partecipare alla regia.
Dalla sua fondazione ad oggi la Scuola di Teatro è stata frequentata da 3.650 giovani, solo a jesi circa 80 sono già iscritti quest’anno.
Tutti vengono coinvolti nella realizzazione di testi, di soggetti, di sceneggiature, di riprese video, e/o come attori, musicisti, grafici, tecnici, giocolieri, funamboli e trampolieri, danzatori, registi, costumisti, partecipano alla messa in scena delle produzioni teatrali.
Cosa dicono di noi alcuni ex Allievi:
Maria Costanza Boldrini (Costanzuela)
Ho iniziato a frequentare la Pètite Ecole quando ero piccola; in realtà non ricordo con precisione che età avevo, ma non ha importanza visto che, oggi, dopo più di un decennio, sono ancora qui con Frelli.
Ciò che posso dire con certezza è che alla Pètite Ecole io ci vivo, mi sento felice, mi sento completa. A Frelli e alla compagnia del TeatrOtello devo molto, più di quanto egli sappia, perché grazie a loro ho superato i momenti peggiori, ho conosciuto me stessa e ho ricevuto in dono alcuni dei mattoni più importanti con cui, nel corso degli anni, ho costruito con speranza e ironia quella che sono: non sono perfetta, ma mi piaccio per come sono. Anche il TeatrOtello non sarà mai perfetto, ma mi piacerà sempre, per come è e per come sono le persone che lo animano, Frelli in primis.
Luigi Bini
La scuola è stata la chiave che mi ha permesso di salutare la mia timidezza e di tirare fuori la mia parte comica.
Anna Grazia Cerioni
“La sera alle 20,30 del martedì la stanchezza si fa sentire dopo una giornata di lavoro appenna conclusa. L’inverno poi ho voglia di starmene al calduccio spaparanzata sul divano …….ma qualcosa mi chiama, mi esorta a vincere lo sbadiglio per incontrare amici ed amiche, tentare di sciogliermi di più sul palcoscenico, sentire i rabbuffi fantasiosi di Frelli e tremare al pensiero dello spettacolo. Solo dopo vado a letto e mi sbrago! Sarà mica una malattia compulsiva?”
Sergio Roscini
Se si riesce a convivere con lo pseudo caos dell’ambiente la petitè ecole di Gianfranco Frelli diviene un’esperienza altamente formativa che sviluppa soprattutto la creatività dell’attore e la sua flessibilità in quanto abituati a lavorare di continuo con persone ogni volta diverse in un breve lasso di tempo. E tutto questo diviene a poco a poco un ambiente accogliente e familiare. L’imprevisto è sempre in agguato, così come il genio comico dell’insegnante. La Petitè Ecole è un luogo dove apprezzare il teatro senza la pressione che ne potrebbe scaturire, ovviamente la disciplina e la volontà devono essere proprie dell’allievo.
Sabrina Fida
In un momento particolare della mia VITA, dove non sapevo più chi ERO, ho seguito l’ISTINTO e sono andata incontro ad un mio SOGNO di SEMPRE …. Fare Scuola di Teatro! Al primo incontro mi sono presentata a “TeatrOtello” con mille paure e con la mia innata timidezza … Ma con mio stupore ho trovato un ambiente che mi ha messa subito a mio agio. Mi sono divertita tantissimo e per due ore non ho pensato più a niente!! Inutile negarlo “TeatrOtello” mi ha cambiata profondamente. ORA affronto la vita in maniera diversa ed è BELLISSIMO… Per ME è stata ed è una Scuola di VITA!
Cinzia Belardinelli
È un modo x avviare un cambiamento, impercettibile lento, ma positivo e duraturo……mi sono divertita tantissimo ho fatto delle amicizie che sono continuate nella mia vita….ti alza il livello dell’adrenalina, e ce né bisogno ogni tanto!…..ho avuto modo di conoscere te caro frelli e di volerti bene (..e poi mi fai ridere che non è da poco)…si sta insieme, ci si cimenta in cose importanti, ma con leggerezza… non posso far altro che esser grata a questa esperienza.
Marzia Licata
Ops!!! Così su due piedi mi viene solo da dire “una bella occasione per esprimere la mia follia, la mia euforia, la mia passionalità e la mia insicurezza…grazie per le opportunità..” A presto.
Andrea Felcini
La mia esperienza nella tua scuola è stata molto importante perché mi ha tolto un po’ di timidezza e così sul palco sono riuscito a cavarmela bene, adesso mi hanno anche chiamato a recitare…
Concy Bertoia
Mi è venuta questa idea…non so come… Teatro di Jesi… dove non si alza il sipario…. e sei subito sulla scena..dove lo spettacolo inizia dietro le quinte e continua sul palco.., per finire nel Grande Teatro della Vita… Ciaooooooooooooo.
Luce Merli
Io sono stata molto bene con te e tutte le belle persone che ho conosciuto, tu sei un grande insegnante e un grande uomo, ho fatto tante esperienze, imparato molto e vissuto momenti stupendi, non cambierei una virgola nel bene e nel male di quello che ho vissuto nella scuola. Ti ho voluto bene subito e te ne vorrò sempre. Mi dispiace solo che non sono potuta rimanere più a lungo con voi, come avrei voluto, ma è andata così, pazienza! Ti abbraccio.
Sara Frezzotti
Frequentare il Teatrotello è stata probabilmente una delle scelte più giuste che abbia fatto. Da un punto di vista prettamente recitativo ho scoperto la bellezza e allo stesso tempo la difficoltà del ruolo dell’attore. Impegnarsi nell’immedesimazione di personaggi sempre differenti è qualcosa che va cresciuto piano piano e la scuola, con il suo insegnante, offrono gli strumenti necessari a realizzare questo fine. Da un punto di vista invece strettamente personale al Teatrotello ho trovato un ambiente capace di aiutarmi ad affrontare alcuni limiti personali quali la timidezza o la paura di espormi troppo. Ho avuto l’opportunità di conoscere nuovi compagni con cui instaurare legami e con cui condividere timori, ma anche soddisfazioni e soprattutto tanto divertimento. Inevitabilmente recitare da soli o accanto ad altre persone dà la possibilità di percepire i propri limiti, ma allo stesso tempo insegna anche a saperli gestire e superare. Sono sempre stata contenta di prendere parte a qualsiasi spettacolo qui, semplicemente perché mi sono sentita a mio agio in ogni momento ed ogni volta mi sono davvero divertita nel farlo. L’unità e la complicità che si creano sul palco e fuori, l’aiuto e lo sprono che lo stesso Frelli ci offre ogni volta sono soltanto alcune delle cose per cui io posso dire che ne è valsa veramente la pena di recitare in questa scuola.
Graziano Fabrizi
La mia esperienza nella tua scuola è stata grandiosa oltre aver trovato un grandissimo maestro ho trovato anche un gruppo di amici purtroppo non ho potuto più frequentarla per motivi personali. mi è servito tantissimo ad improvvisare spettacoli e proseguire nell’attività del teatro dialettale.
Lorenzo J. Barchetta
Frequentare la petite ecole per due anni è stato soprattutto un gioco, ironico e fantastico e soprattutto un modo per conoscere in maniera più approfondita il variegato mondo del Teatro. Grazie, Frelli!
Oriana Ferretti
Ciao Frelli, certo la tua scuola il tuo insegnamento e gli anni passati con te sono stati veramente splendidi, sopratutto per me è stato un grande aiuto personale a livello caratteriale, TeatrOtello la consiglio!!!
Gioia Tangherlini
Con molta sincerità credo di aver imparato tantissime cose durante la frequenza al corso. Inoltre mi sono divertita un sacco. La scelta dei testi è stata quasi sempre azzeccata per le nostre capacità.
L’unico difetto è che poi non si è creato lo spazio per tutti quelli che volevano rimanere dentro il teatro, ma forse è stato un problema del mio gruppo che non era abbastanza unito visto che alcuni sono potuti rimanere e trovano sempre qualcosa da fare con te. Un’altra cosa che non c’è stata è la misurazione con altre realtà. A me sarebbe piaciuto sapere quanto eravamo davvero bravi attraverso la partecipazione a concorsi per esempio. Troppo facile farsi applaudire da amici e parenti. Comunque i tuoi insegnamenti mi permettono di fare ancora teatro con compagnie e associazioni a volte anche sgangherate, ma sono sempre alla ricerca di miglioramenti. Ciao, grazie e un abbraccio forte.
Micaela Dell’Uomo
Credo che, qualunque sia il motivo per di desideri cominciare un corso di recitazione, la scuola di Frelli sia perfetta. Mi è molto piaciuto l’approccio iniziale, in cui nessuno sapeva niente di nessuno, era un gioco senza regole, ove ognuno di noi giocava secondo le proprie emozioni del momento. L’ entusiasmo e l’amore di Frelli per il teatro non possono non coinvolgere. Il suo modo di insegnare divertendosi, i suoi rimproveri sempre fatti con ironia e col sorriso mi hanno aiutato a vivere questa esperienza in modo assolutamente piacevole.
Bianca Lazaroiu
Come direbbe Vincenzo Salemme :” Una città senza il teatro è una città incivile. ” La scuola di teatro di Frelli porta felicita’, tristezza, serenità , rabbia , dolore, gioia , porta sentimenti confusi, fa splendere le persone su un palcoscenico immaginario. Frelli insegna la recitazione in un modo originale e soggettivo, ma sopratutto Frelli delle piccole emozioni ne fa un esplosione rendendole arte, musica, spettacolo. Il teatro di Frelli è in grado di far provare emozioni, come e’ giusto che sia, d’altronde siamo a teatro e siamo tutti protagonisti, non ha importanza se siamo in platea o sul palcoscenico.
Cristina Carnicelli
Posso dire che è un’occasione per scoprire nuove parti di sè mettendosi nei panni degli altri (dei personaggi che si interpretano di volta in volta), con l’aiuto di un maestro attento ma non “bacchettone”. Bella sviolinata, eh?!
Sara Talacchia
Il mio percorso alla Petite Ecole è iniziato quando frequentavo la seconda media. E’ stata mia madre che mi ha spinto ad iscrivermi vedendo che, comunque, ero una tipetta abbastanza “peperina” e “melodrammatica” (già da piccola mi diceva che ero nata per fare l’attrice, visto che i miei capricci erano molto sempre “plateali”). Così, un pomeriggio, mi recai con mia madre presso la scuola e fu lì che vidi per la prima volta una delle persone più stravaganti, belle (anche esteticamente), simpatiche, solari, divertenti e che si sono guadagnate un posto nel mio cuore, che abbia mai conosciuto: Frelli! Forse sarà stato lui, o forse la mia voglia di provare, o forse ancora la mia curiosità nel vedere se potevo essere capace a recitare che, da quel momento, diventai una dei meravigliosi “personaggi”, che frequentavano la Petite Ecole. Dico frequentavano non solo perché andavamo per fare esercizi vari o per fare le prove di uno spettacolo, ma anche perché era diventato un vero punto di incontro. Ho conosciuto tante persone fantastiche e, nonostante fossi la più piccola, non mi sono mai sentita fuori posto, ho costruito molti legami di amicizia in maniera molto serena e naturale. Era diventata una seconda casa, tanto che ogni volta che qualcuno mi diceva: – Oggi vai alla Petite Ecole? – rispondevo : – Alla Petite… Ahh, sì vo da Frelli!! -. Mi divertivo così tanto, adoravo tutto di quel posto: l’ambiente, Frelli che si arrabbiava perché ridevamo di continuo o perchè arrivavamo alla sera prima dello spettacolo senza sapere la parte, adoravo Sbarbi, Megghi, Perla, Jacopo, Costy, Daniel, Giorgia, Chiara, Bruna, Milena, Luigi, Concetta.. tutti! Andare alle “prove” era una delle cose che aspettavo di più… anche se di prove ne facevamo poche … perché ogni secondo ci fermavamo e iniziavamo a ridere e a scherzare. Eppure sarà proprio per questo motivo che alla fine ogni spettacolo è stato un successo…Chi diceva la sua, a chi veniva un’idea a chi un’altra, ogni spettacolo è stato sempre di alto livello … Magari per il pubblico no, ma per noi era Magico! Purtroppo, con il fatto che studio fuori, non ho più molto tempo per andare da “Frelli”. Però non c’è bisogno che dica che ogni volta gli servirà una mano “quella bambina piccolina che era venuta con la mamma, tutta timidina e sorridente che poi si è svelata una vera “diavoletta” (Frelli adora ripetermelo tutti i giorni) ci sarà sempre per il Grandioso e Fantastico: FROLLO!
Michele Coppari
Uno spazio-tempo nel quale lasciar fluire le emozioni, vivendole con disciplina e amore. Toh!
Giulia Cirioni
Ho aspettato tanto prima di risponderti frellino, perché volevo trovare le parole giuste… ma non le ho trovate. Ti dico però come mi sentivo… ero felice, è un’esperienza che mi ha aiutato a credere più in me stessa… Mi ha aiutata ad essere più paziente con me e con gli altri, a superare tanti limiti e paure, non credevo di poter tirare fuori tutta quella voce e quell’espressività e non credevo di poter diventare qualcun altro al di fuori di Giulia… mi è servito per migliorarmi e mi serve ancora, quando sarò più libera da tutto tornerò. Abbraccio te e gli altri fortee fortee.
Francesca Nicolini
Avevo bisogno di fare qualcosa che poteva darmi l’opportunità di mettermi in gioco, di vedere e vivere una situazione diversa dalla continua monotonia dell’abitudinario, di poter esprimere e dare qualcosa di me. Così ho pensato che il teatro poteva fare al caso mio. Sono venuta a conoscenza della scuola così per caso… ma forse nemmeno tanto per caso! Avevo parlato con persone che lo hanno fatto un pochino e tutti mi dicevano guarda che è pesante, ti tira fuori delle cose di te che molte volte non sono belle… in sostanza me ne parlavano come se avessero fatto una seduta dallo psicanalista. Andando contro a tutto questo ho voluto comunque provare. Scelta in tutto azzeccata. In questa scuola ho trovato un ambiente molto piacevole e rassicurante… non un posto freddo e rigido quale potrebbe essere uno studio dello psicanalista. Ognuno di noi è libero di poter esprimere in completa libertà ciò che si sente o che gli piacerebbe fare. Il nostro maestro è molto bravo, consapevole e si preoccupa molto di capire chi ha di fronte e si comporta di conseguenza. Ha la giusta misura e la giusta parola che viene detta al momento giusto per ognuno di noi. Ovviamente è anche critico, ti riprende e ti fa notare le cose che non vanno…in fin dei conti è l’insegnante. Il suo metodo di insegnamento è secondo me molto interessante, di una persona competente ed è, ma si diciamolo, anche estroso il che a mio parere non guasta. Riesco solo ad esprimere un giudizio molto positivo che addirittura è andato oltre ogni mia aspettativa perché tenete conto del fatto che sono una persona molto riservata e timida. In conclusione penso di aver fatto una delle scelte più belle e migliori, e di cui non potrò mai pentirmi, di tutta la mia vita.
Silvia Sandroni
TeatrOtello è la mia scuola di teatro, di espressività, emotività, memoria, risate, adrenalina, panico, gioia… e di vita, anche. Ciò che si vede sul palco è solo una parte di tutto quello che accade dietro le quinte. È il punto di arrivo di un percorso che inizia molto prima…. piano piano conosci il tuo personaggio, intuisci cosa pensa, impari come parla e si muove e per un istante, diventi lui e vivi la sua esistenza come se fosse la tua, in uno scambio in cui non si distingue chi è l’uno e chi è l’altro, il personaggio e l’attore, l’interprete e l’interpretato. Poi vai incontro agli altri, e li abbracci in un balletto di passi e parole che sembrano casuali e invece sono studiati e provati in ogni dettaglio, per raggiungere quella sincronia magica che diventa lo spettacolo.
Leonardo Paolini
Essenziale, non ci sono aggettivi migliori, un esperienza ricca di sorrisi, ma anche riempitiva, ogni persona nella vita dovrebbe provare a mettere in gioco le proprie emozioni, e lo si può fare serenamente solo quando intorno a te la sensazione e quella di essere con una famiglia…
Chiara Gagliardini
Teatro è ricerca di espressioni, è il mistero di un evento spettacolare, è il fascino dell’arte.
Drammi, tragedie, commedie, il suono della voce, il patos e la propria sensibilità ci insegnano a soppesare le parole, a capire il loro vero senso, il loro significato; il teatro permette di penetrare nella grandezza della poesia e, perché no, anche della letteratura. È un mezzo per capire la bellezza delle cose e, al contempo, è un’esigenza dell’uomo per percepire il sublime. La petite ecole cerca di sensibilizzare adulti e bambini a questa nobile arte che fin dai tempi dell’antica Grecia, con funzione paideutica, aiutava l’uomo a crescere soprattutto moralmente. Seguire un corso di teatro, inoltre, facilita anche la comprensione di spettacoli da vedere; capire come funziona questo meccanismo ci fa apprezzare paradossalmente molto, molto di più tutto ciò che ci circonda; ci fa osservare il mondo intorno a noi con occhio più critico e contemporaneamente più sensibile, ci insegna a cogliere i dettagli, ad amare i silenzi, le pause e gli impercettibili suoni celati dalla frenesia delle nostre vite. Prendiamoci del tempo da dedicare a noi stessi per coltivare questa maestosa disciplina; nonostante gli impegni quotidiani riesco a ritagliare sempre con piacere un momento da dedicare allo studio del teatro giacché ritengo proprio che ne valga la pena e poiché sono convinta che possa curare anche da ogni dispiacere soprattutto grazie al bel legame quasi di familiarità che si crea tra i componenti del gruppo.
Claudia Bartozzi
Un momento della mia vita che mai dimenticherò, con questa esperienza è iniziato un nuovo capitolo, con l’arte della recitazione ho superato la mia timidezza, le mie paure, la mancanza di autostima e mi ha fatto credere in qualcosa…. posso farcela, basta volerlo! Ciao.
Gigliola Fioretti
La scuola di recitazione ha il vestito di un pagliaccio, lo si indossa per gioco ma decidi tu stesso quanto metterti in ballo tanto o poco, sul palco ti puoi divertire a interpretare i personaggi che chi ti va lasciando un’impronta nella tua personalità, ma alla fine ti guardi dentro e ti apprezzi così come SEI. Frequentare la scuola di teatro di Frelli mi ha dato la leggerezza. Mi fa sentire un po’ come l’elefante che fa gli equilibrismi sulla corda: rimani pur sempre un elefante, ma ‘sai’ come si fa a volteggiare come una farfalla, hai imparato tutto ciò che ti serve per essere ‘altro’. E se ti concentri bene, se ti sforzi di essere bravo, se ce la metti tutta, sei proprio una libellula che gioca col filo a dieci metri d’altezza. E lo sei anche per chi ti guarda. La scuola di recitazione mi è servita molto per una sicurezza personale e una sicurezza a parlare in pubblico; a ridurre il mio spazio vitale o a permettere ad altre persone di poterci entrare; a confrontarmi con persone di età diverse dalla mia e a comprenderli; ad esercitare la memoria; a conoscere la dizione italiana; mi ha agevolato il lavoro cioè a coinvolgere e a intrattenere i bambini che incontro al lavoro; a relazionarmi con mio figlio in modo diverso-aperto oltre al rapporto chiuso-rigido madre-figlio; tu stesso mi hai imparato la tolleranza; grazie. Per quanto riguarda Luca, mio figlio, credo abbia aquistato anche lui sicurezza disinvoltura e autostima. Grazie. Credo anche che gli manchi molto. A volte io ne sento la nostalgia.
Francesca Tilio
Nel 1990 avevo 15 anni. Gli anni necessari per non sapere bene dove voler andare e che persona essere. Sapevo solo che avrei voluto fare quella scuola di teatro, l’allora petite eccole. mi accolsero gianfranco frelli (fondatore e regista) e una classe di persone eterogenee, ognuna con un probabile, vago senso di smarrimento nei confronti della vita. Quello è stato l’anno zero della mia consapevolezza. Finalmente ho compreso dove volevo andare e l’ho sicuramente capito grazie a quelle persone che mi circondavano. ho frequentato attivamente il teatrotello fino all’età di 30 anni, poi mi sono diretta verso la fotografia. Le persone che conobbi a teatro oggi sono i miei migliori amici, il mio compagno, i miei punti di riferimento. Se mai mi sposerò, gianfranco frelli sarà il cerimoniere, perché è grazie a lui che tutto ha avuto inizio.
Silvia Sassaroli
L’esperienza teatrale condivisa con la “PETITE ECOLE” ha significato abbandonare l’uso quotidiano, conforme della voce, dell’espressione corporea, gestuale, voce ed espressioni soggette ad auto-censura e tentare di giungere invece alla loro radice, utilizzandole come strumenti per la manifestazione di sé e in modo creativo, anche grazie al potere evocativo delle parole, del linguaggio verbale, dei gesti, al ritmo loro impresso.
La recitazione è un modo con il quale mettere in gioco la fantasia, l’immaginazione, l’allegria esercitando un diritto fondamentale delle persone, giovani e adulte; attraverso il confronto con questa attività si ha l’occasione di manifestare e di far scoprire agli altri il proprio mondo, il proprio essere, leggendo e facendo leggere se stessi.
Tutto questo ha costituito un valore aggiunto indelebile nella mia vita, oltre a essere un momento di incontro e di scambio vicendevole: perciò ringrazio la scuola, Gianfranco Frelli e i miei compagni di viaggio in quest’avventura.
Alessia Duca
Ma come hai fatto tu a capire che volevi insegnare agli altri a recitare? Vocazione o necessità?… Io sono sempre così dubbiosa… domani dovrei vedere una tipa che vuole aprire una scuola, fare un corso, in una delle scuole di uno dei fratelli Paganini… Mi ha cercata perché un’amica ballerina le ha fatto il mio nome..però boh! Non mi sento mai sicura di voler fare ‘sta cosa… Sarà che a Roma è pieno di mezze calzette di mia conoscenza che nemmeno hanno frequentato una scuola vera e si improvvisano “maestri”… o sarà perché qui trattano come un Dio l’ultimo signor nessuno che è salito su un palco o ha fatto una comparsata in tv… Essere o non essere…
Mariù Governatori
La mia esperienza nella scuola è stata una terapia in un momento per me un po’ difficile!!!… Ho tanti bei ricordi….