”Festa grande di Aprile” di Franco Antonicelli, prodotto dal Centro Studi Piero Calamandrei di Jesi, realizzato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. https://www.youtube.com/watch?v=G00vK3_xoN4
La trilogia dedicata alla Resistenza: “Il grande cuore marchigiano”, “Nome di battaglia Maria”, “Cara mamma caro babbo vi scrivo”, oltre al commovente “Non rinunciare, storie di cattive ragazze” testi di Gianfranco Frelli.
“Migro” vite avventurose di uomini fuggiti dal paese d’origine per tentare di avere un futuro, testi di A.A.V.V.
”Silence” uno spettacolo dove nessuno apre bocca. Storie diverse che utilizzano il circo, il mimo, un po’ d’acrobatica, di fantasia e di ginnastica. Si passa da poesia senza posa alle storie in discoteca, dalle mosche fastidiose al barbone con la sua limousine, dal direttore d’orchestra al canto del cigno, dal balletto scatenato ai fiori volanti. Insomma un silenzio parlante. Testo collettivo.
“Vedove” dove donne senza più mariti capiscono che è meglio così.
“Dentro… Fuori” Una storia tra due folli che mischia passione per il cibo, amore per la religione e per gli show televisivi.
Che avviene in noi quando desideriamo qualcosa?
Cosa accade quando siamo in mezzo a tanti stimoli e non riusciamo a concretizzare niente?
Basta prendere la droga per avere le traveggole?
L’arte che cos’è?
La nostra inadeguatezza alimenta il desiderio?
Quali effetti possiamo avere dopo una prolungata relazione con la metafisica?
Perché l’essere piuttosto che il nulla?
Ma lei, che sta lì seduta, cosa pensa di me?
Ma a lei lì chi ce l’ha messa? Ma è collusa?
Ma è sicura di essere onesta? È sicura di non essersi venduta, di non aver fatto compromessi?
Di non aver votato quello o quell’altro per aver favori? Eh?
Lei è sicuro di essere andato in chiesa per fede e non per interesse?
C’è qualcuno che ci vuole veramente bene o è solo una buona respirazione che può facilitarci l’esistenza?
A tutte queste domande non avrete risposta, ma i nostri personaggi si caricano del peso del mondo e si fanno molte domande per noi tutti e continuano a farsele.
“Sfavolescion” insalata di favole da “Cappuccetto Rosso” al “signor LINO”.
Il palco vuoto, solo uno o più attori che raccontano, vivono, mimano, saltano, ridono e il pubblico in sala. Pe rquesto pomeriggio insieme abbiamo scelto alcune storie brevi 8/10′ ciascuna.
Ci troveremo in compagnia di un brandello di Pinocchio, dove il nostro eroe prima cerca di acchiappar farfalle, poi discute animatamente con il grillo, per finire con il lancio di corpi contundenti; Cappuccetto Rosso raccontato con l’ausilio degli oggetti; La vecchia che a più riprese si sbaglia ci parlerà di Biancaneve; l’attrice che in rima ci avvicina ai 3 porcellini e al lupo puzzoloso, dedito a mangiare bambini, maestre e animali; il gatto con gli stivali visto con allegria e ricchezza di termini; Cenerentola, le sorellastre e il principe; storie con la morale; la rana che non ne vuol sapere di essere principessa… il mondo è bello anche se lo si vede solo saltando; alcune brevi parodie; i sorrisi, gli abbracci e il coinvolgimento del pubblico per la storia si una strana signora che viaggia per il mondo alla ricerca di persone…